Il pensiero del giorno

 Martedì 17 maggio 2022

Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate. Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il principe del mondo; contro di me non può nulla, ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre, e come il Padre mi ha comandato, così io agisco. (Gv 14, 27-31a)


Vi lascio la pace, vi do la mia pace
La pace è una delle promesse messianiche dell’Antico Testamento: il Salvatore sarà il “principe della pace” (Is 9, 6), e Salomone è la sua prefigurazione. Suo padre Davide fa molte guerre e non porta a termine la costruzione del tempio; ma quello che non riesce a fare il padre, lo fa il figlio Salomone, che regna nella pace. Nella storia biblica degli Ebrei ci sono molte guerre, discordie, la scissione in due regni, l’occupazione da parte di potenze straniere, la deportazione. Non ci meraviglia che il popolo d’Israele desiderasse una pace duratura, la pace promessa dal Messia. Gesù mantiene questa promessa; ma come tutte le altre promesse, lo fa nel suo modo particolare: la sua pace è spirituale, non materiale. La sua pace è un dono più grande della pace dovuta ad una buona difesa armata in grado di respingere qualsiasi nemico. Se il Regno di Dio è dentro l’uomo (Lc 17, 21), anche la pace messianica si trova nel cuore.
Non come la dà il mondo la do io
È possibile veramente conquistare uno stato di quiete? Sono tanti i disturbi che minacciano la pace: atteggiamenti e pensieri negativi, l’incapacità di accettare noi stessi e di riconciliarci con il prossimo, la sofferenza fisica, i traumi…Intorno a noi e dentro di noi c’è tanto male e tanta sofferenza: può esserci un metodo capace di insegnarci la pace nonostante tutto? Cristo la insegna. È la sua croce, segno di pace in mezzo a tanti conflitti. La sua croce è certezza che quelli che amano Dio collaborano al bene, nonostante tutto (Rom 8, 28). La pace passa per la croce, quindi sarà sempre impegnativa sia per conquistarla che per difenderla.
La nostra pace sarà sempre provata da suggestioni, immagini, pensieri di scoraggiamento, false ragioni, ostacoli, spesso inesistenti. Ma l’immaginativa, e la fantasia sono le armi delle nostre debolezze e del demonio. Dovremo sempre fare la fatica del cuore, per riflettere e rivolgerci a Maria, e dove troviamo sempre un Buon Consiglio, un Canto Nuovo che rasserena, compatta e esorta a vivere. La pace di Cristo è vincente, sempre, ma sempre tentata dall’“Oscuro Signore” di questo mondo.
(cfr T. Spidlik – Il vangelo di ogni giorno).

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