1451 (prime notizie intero bene)
E’ chiamata ecclesia commensalis già nel primo Estimo conosciuto della Diocesi di Brugnato, risalente al 1451. Prima di essere unita la Priorato di San Pietro de Conflentu dipendeva dalla Pieve lunense di Urceola (Saliceto).
1620 (ristrutturazione intero bene)
La chiesa antica fu ampliata e completamente ristrutturata nel 1620.
1711 (origine parrocchia)
L’archivio parrocchiale inizia con l’anno 1711.
1906 (ristrutturazione intero bene) La chiesa fu rimodernata nel 1906 anche se, in sede di tali lavori, venne deturpato l’antico campanile protoromanico.
Presbiterio intervento strutturale (anni ’70)
Rimosso altare ed inserito uno nuovo fisso in legno; inserito anche leggio in legno in stile con il suddetto altare.
XX (rifacimento copertura)
Tra il 1995 e il 2000 è stato rifatto il tetto.
La chiesa di Santa Maria Assunta a Teglia sorge in un piccolo paese immerso nel verde e possiede un piccolo piazzale antistante; la facciata è totalmente intonacata e caratterizzata dal bicromatismo tra struttura e apparato decorativo. E’ a salienti e tripartita da quattro alte lesene. L’interno è intonacato e riccamente affrescato, impostato a croce latina, è principalmente voltato a crociera, mentre le braccia laterali del transetto sono a botte. E’ realizzata in pietra arenaria autoctona; la copertura a capanna.
La facciata è a salienti, tripartita e su due livelli. Al centro è posto il portale in lastre di pietra incise; sopra è posta una grande bifora ingentilita da colonnine. Il capitello delle lesene è proiettato lungo tutto il prospetto andando ad individuare la trabeazione arricchita da un particolare motivo a quadri in rilievo. Le due lesene centrali proseguono, tra di loro, una trifora tamponata. Anche in questo caso i capitelli, segnano orizzontalmente la facciata chiudendo il secondo livello su cui poggia il timpano profondo; il motivo a quadri è qui riproposto ma molto più grande e più in rilievo. Al centro del timpano è posta una nicchia che ospita una sacra effige. Gli elementi decorativi sono in rilievo creando un gioco di ombre che enfatizza l’effetto del bicromatismo.
L’interno è a croce latina. Le due volte a crociera della navata poggiano direttamente sulle due campate di paraste, il cornicione infatti è solamente disegnato ed è costituito dalla proiezione dei capitelli delle stesse. Il transetto è accennato ed è voltato a botte, per quanto riguarda le due ali laterali, mentre al centro prosegue il sistema di paraste che sorreggono la vota a crociera. Il presbiterio è ridotto ad un piccolo spazio absidato che ospita anche il coro ligneo. Il catino è estremamente particolare perché possiede tre lunette di cui quella più grande centrale porta una grande scultura di Cristo sofferente in croce. La chiesa è estremamente buia, la luce naturale, infatti, può entrare unicamente dalla bifora in controfacciata rendendo necessario l’ausilio di un sistema di lampadari e candele.
Elementi decorativi
Architettonicamente lo spazio e le superfici sono di composizione molto semplice, quello che arricchisce la chiesa sono le decorazioni pittoriche ma soprattutto gli affreschi sulle volte, sul catino e sulle pareti, laterali e di controfacciata, sopra la rappresentazione del cornicione; questi sono di gusto medievale, di vario colore e curati nei dettagli.