Domenica di Pasqua 20 aprile 2025. Questo il concetto cardine di un messaggio Urbi et Orbi molto dettagliato, che si sofferma a lungo sul Medio Oriente e sull’Europa orientale, ribadendo i principi della coesistenza pacifica tra gli esseri umani in un anno in cui tutti i cristiani festeggiano la Pasqua nello stesso giorno.
Mercoledì 16 aprile 2025. Le parabole con cui Gesù spiegò a scribi e farisei la misericordia del Signore.
Domenica 13 aprile 2025. Gesù, nel momento della morte, cerca l’abbraccio di Dio Padre. Il Papa ricorda gli anniversari delle guerre civili in Sudan e, cinquant’anni fa, in Libano.
Mercoledì 9 aprile 2025. Bisogna amare Gesù, che ci ama per primo, prima di applicare i suoi precetti.
Domenica 6 aprile 2025. Come l’adultera del Vangelo, anche i malati sperimentano la consolazione della vicinanza risanante di Dio. Il Papa difende i medici dalle aggressioni e, senza dimenticare Ucraina e Terra Santa, prega anche per Haiti, dove sono morte due suore, vittime della violenza sempre più sfrontata delle bande criminali.
Mercoledì 2 aprile 2025. Sfidando i pregiudizi e le condanne umane, Dio cerca tutti i peccatori, vuole la loro redenzione fino a sedere a tavola con loro. Ce lo insegna l’episodio di Zaccheo, il pubblicano che cercava Gesù e fu da Lui “preceduto”.
Domenica 30 marzo 2025. La Quaresima è il tempo in cui noi, figli prodighi, incontriamo la misericordia del Padre. Il Papa, confida egli stesso, sta vivendo in questo modo la sua convalescenza.
Mercoledì 26 marzo 2025. Solo animi riconciliati possono portare nel mondo il Vangelo della riconciliazione: è l’esperienza della samaritana, che, ascoltando Gesù, ripensa alla sua vita e ritrova la pace.
Domenica 23 marzo 2025. Il Papa esce dall’ospedale, ma ha ancora due mesi di convalescenza in cui non potrà mostrarsi molto in pubblico. Come nel Vangelo di questa domenica, occorre molta pazienza, come quella che Dio ha con tutti noi.
Mercoledì 19 marzo 2025. Quello notturno tra Gesù e Nicodemo fu un confronto sincero e leale, infatti portò ad una vera conversione. Gli uomini, però, tante volte hanno paura di riconoscere Gesù.