Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. Così voi testimoniate e approvate le opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite. Per questo la sapienza di Dio ha detto: “Manderò loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno”, perché a questa generazione sia chiesto conto del sangue di tutti i profeti, versato fin dall’inizio del mondo: dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccaria, che fu ucciso tra l’altare e il santuario. Sì, io vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione. Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l’avete impedito”. Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo in modo ostile e a farlo parlare su molti argomenti, 54tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca (Lc 11,47-54).
Ancora altre pesanti minacce meritavano gli scribi, i dottori della Legge, eredi consenzienti dei loro padri che erano macchiati del terribile peccato dell’eliminazione fisica, cioè dell’uccisione, dei profeti.
Gli scribi che Gesù aveva davanti non si discostavano dalle colpe dei loro padri. Anzi si avviavano a fare di peggio. Infatti, pur dichiarando che non avrebbero ucciso i profeti se fossero vissuti al tempo dei loro padri, e, pur coltivando la memoria dei profeti ingiustamente eliminati, in realtà ereditavano la loro mentalità per cui bisognava togliere di mezzo il profeta scomodo che faceva saltare la falsa scienza messianica. elaborata nei loro ristretti e riduttivi schemi di pensiero umano.
Gesù, vedendo e sapendo che non volevano accoglierlo nella sua identità di Figlio di Dio, nonostante la dimostrassero le molte opere buone da lui compiute da parte del Padre suo (cfr. Gv 10, 31-39), li mette in guardia circa la gravità della loro cattiveria avvertendoli con severa minaccia che la sapienza di Dio chiederà conto alla loro generazione del sangue dei giusti versato in tutta la storia sin dalla fondazione del mondo.
Ma la sapienza di Dio è Gesù stesso, “potenza e sapienza di Dio”, “sapienza, giustizia, santificazione e redenzione” (1Cor 1, 24. 30).
Perciò c’è salvezza per tutti, anche per loro! Ma a questo punto è necessario che smettano di accaparrarsi arbitrariamente la chiave della scienza della Parola di Dio, altrimenti, come loro non vi hanno avuto accesso, non l’avranno a causa loro neanche quelli che volevano entrarvi.
Questo pericolo ora non c’è più poiché è stato eliminato. Per mezzo della Chiesa, fondata sulla fede degli Apostoli con a capo Pietro e i loro successori, è data sicura garanzia di potere accedere a Cristo unico Salvatore.
Grazie anche alle difficoltà, sempre provvidenzialmente presenti in questa valle di lacrime, possiamo esercitarci nella Chiesa a crescere nell’obbedienza della fede con la testimonianza dei santi e l’assistenza della B. V. Maria, Madre di Dio e della Chiesa.
Avremo sicuramente la prova delle insidie e delle tentazioni da ogni provenienza.
Come il santo martire che la Chiesa oggi ricorda, S. Ignazio di Antiochia, nutriti dall’Eucaristia, saremo fortificati e macinati nelle varie prove e avremo la grazia di essere, uniti all’offerta del Sacrificio di Cristo, semi di cristianesimo e di nuova civiltà.