Giovedì 27 febbraio 2025

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Chiunque vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa. Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue. Ognuno infatti sarà salato con il fuoco. Buona cosa è il sale; ma se il sale diventa insipido, con che cosa gli darete sapore? Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri». (Mc 9, 41-50)


Gesù, prima di questo brano, ha appena pronunciato una norma di vita che perfeziona la legge mosaica: “Chi non è con noi è contro di noi”, che con Gesù diviene: “Chi non è contro di noi è con noi”. E’ un grande invito al rispetto dei piccoli che qui non sono i bambini ma le persone umili, poco istruite, fragili nella fede. Costoro sono oggetto della predilezione divina. Chi li scandalizza e si allontana dal suo amore, merita una condanna severa. La macina da somaro designa la parte superiore del mulino, una grossa pietra ch’era fatta ruotare da un somaro. La morte per annegamento, introdotta in Palestina dai Romani, era temuta e infamante per gli ebrei, perché li privava di una sepoltura decorosa. Seguono le tre famose sentenze relative allo scandalo. La mano, il piede e l’occhio rappresentano gli organi più importanti del corpo. Secondo la mentalità giudaica, essi possono incentivare le concupiscenze nell’uomo. Se è indispensabile, siano sacrificate queste parti per evitare la dannazione eterna. La Geenna indica la vallata situata nel confine sud-occidentale di Gerusalemme, dove i re Acaz e Manasse avevano praticato sacrifici idolatrici e anche sacrifici umani. Il santo re Giosia sconsacrò quel luogo e ne fece la discarica della città, dove si bruciava giorno e notte la nettenza urbana. La Geenna divenne il simbolo del fuoco perenne infernale. L’eternità della pena dei dannati è confermata da Isaia (Is 66, 24), dove il verme che decompone il cadavere e non muore, designa la pena eterna dell’inferno. 

Come il cibo viene preparato con l’uso del sale e del fuoco, così il credente dovrà sopportare afflizioni e sofferenze per amore di Dio. Era prescritto dal Levitico di salare ogni offerta di oblazione (2,13), di modo che il fedele sia purificato, dunque salato, attraverso le prove e i sacrifici (fuoco) durante la sua vita. Il cristianesimo non è primariamente una questione di doveri da compiere e di pesi da elevare. E’ grazia e dono di Dio. Non è qualcosa che noi facciamo per Dio, ma qualcosa che Dio ha fatto per noi. E’ una grande grazia e un privilegio immenso aver conosciuto da vicino Gesù Cristo e poter lavorare nella sua vigna che è la Chiesa Cattolica. Vanno compresi di cuore i piccoli che non hanno avuto in vita un simile privilegio e superare quindi ogni invidia e gelosia.

 

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