­
Giovedì, 3 aprile 2025 – Opus Mariae Matris Ecclesiae

Giovedì, 3 aprile 2025

er un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce. Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato. E anche il Padre, che mi ha mandato, ha dato testimonianza di me. Ma voi non avete mai ascoltato la sua voce né avete mai visto il suo volto, e la sua parola non rimane in voi; infatti non credete a colui che egli ha mandato. Voi scrutate le Scritture, pensando di avere in esse la vita eterna: sono proprio esse che danno testimonianza di me. Ma voi non volete venire a me per avere vita. Io non ricevo gloria dagli uomini. Ma vi conosco: non avete in voi l’amore di Dio. Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi accogliete; se un altro venisse nel proprio nome, lo accogliereste. E come potete credere, voi che ricevete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene dall’unico Dio? Non crediate che sarò io ad accusarvi davanti al Padre; vi è già chi vi accusa: Mosè, nel quale riponete la vostra speranza. Se infatti credeste a Mosè, credereste anche a me; perché egli ha scritto di me. Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole?». (Gv 5, 31-47)


Un grande testimone di Cristo fu Giovanni il Battista. Durante il battesimo vide una colomba discendere su Gesù e udì una voce dal cielo che diceva: “Questi è il mio Figlio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto” (Mt 3, 17). Vi saranno sempre persone che rendono gloria a Dio con tutta la loro vita e che destano meraviglia in chiunque li incontra. La via ordinaria al contatto con Dio, è legata alle sacre scritture, stese da autori divinamente ispirati: i profeti, gli evangelisti e gli apostoli. Si tratta di una raccolta di 73 testi, scritti a distanza di secoli uno dall’altro, portatori di vari significati, storico, saggistico, poetico, teologico; ma l’essenza ultima spirituale e mistica, è la persona di Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo, il quale ha avuto un suo percorso nel mondo fino alla croce, morte e risurrezione. Tutt’ora, deve crescere la sua conoscenza e presenza, dentro noi stessi e nel mondo. La voce della coscienza, nella luce dello Spirito Santo, è il grande momento della vita del cuore cattolico. E’ la voce di Dio Padre. Quanto più è pura la coscienza, tanto più è chiara quella voce. Di tanti santi occorre leggere, nelle loro biografie, di essere considerati “pazzi per Cristo”. Ad un certo punto, smisero anche di leggere le scritture, per il fatto che la loro coscienza era così tersa, da poter sempre aprire la porta a Dio che bussa alla porta del cuore! Purificare la mente vuol dire poter fare a meno dei libri! E’ un’affermazione che ricorreva riguardo alla persona di sant’Antonio Abate. Certamente sono consigli idonei ai grandi santi. Ma in chiunque di noi accade qualcosa di simile, quando si progredisce con costanza nella fede. Con più prudenza Origene (Teologo e filosofo, III° sec d.C) consiglia di leggere ambedue i libri: La Sacra Scrittura e le ispirazioni della coscienza.