Giovedì 28 luglio 2022
Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.
Avete compreso tutte queste cose?”. Gli risposero: “Sì”. Ed egli disse loro: “Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche”.
Terminate queste parabole, Gesù partì di là. (Mt 13, 47-53)
Una rete gettata nel mare
Geniale è chi sa scegliere tra tante possibilità quella giusta. Già sui banchi di scuola si può vedere l’allievo mediocre che impara la lezione “a pappagallo” e quello intelligente che riesce ad afferrare il pensiero principale scorrendo velocemente le pagine.
Individua subito ciò che c’è da approfondire. La sapienza cristiana è una specie di genialità nella vita spirituale. Nella vita sono tante le occasioni, incontriamo tante persone che la pensano in modo diverso, facciamo nuove scoperte, tutto resta nella memoria e forma la nostra personalità. La persona debole vive passivamente, senza scegliere.
Il saggio invece dirà come San Paolo: “Tutto mi è lecito. Ma non tutto giova” (1Cor 6, 12).
Gli antichi filosofi paragonavano la vita ad una passeggiata al mercato.
Lo stolto pensa: quanti soldi mi ci vogliono per comprarmi tutto?
Il saggio sorride: di quante cose ho bisogno! Quello che serve si troverà sempre!
Nel mondo ci sono tanti posti dove manca tutto; ma il mezzo per avvicinarsi più intimamente a Cristo e per entrare nel Regno di Dio non manca mai a chi sa scegliere.
Torna buono ancora l’esempio della rete gettata nel mare: imparare a scegliere ciò che è più adatto all’esperienza umana. Ogni tempo offre qualcosa di buono e qualcosa da evitare. Vale anche per i libri spirituali; sia i vecchi che i nuovi ci danno qualcosa di buono per la vita. Preghiamo con preghiere antiche e con buone composizioni moderne. Prendiamo le cose dal nostro tempo, ma cerchiamo di andare oltre il tempo.
(cfr T. Spidlik – Il vangelo di ogni giorno)