Lunedì 22 gennaio 2024

In quel tempo, gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni». Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito. Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa. In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna». Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro» (Marco 3,22-30).
Nella festa del Battesimo del Signore abbiamo ascoltato la proclamazione del brano del Vangelo in cui risuonavano le parole di Giovanni Battista che a tutti indicava chiaramente Gesù come colui che avrebbe battezzato nello Spirito Santo e non più semplicemente con l’acqua del Giordano. Gesù stesso era pieno di Spirito Santo, come tutti potevano osservare, vedendo che egli si posava sul suo capo sotto forma di colomba e udendo le parole del Padre: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento» (Mc 1,11). Il Battesimo che Gesù avrebbe istituito è l’infusione dello Spirito Santo in ogni credente, ossia l’immersione in quel fuoco dell’Amore di Dio che è proprio lo Spirito, la Terza Persona della Santissima Trinità: il demonio sarà cacciato via e nascerà, con Cristo, la nuova creatura. Tutto ciò si compie nel momento in cui chi amministra il Battesimo dice: “Io ti battezzo nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”, versando l’acqua sul capo di chi sta per ricevere il primo Sacramento dell’iniziazione cristiana secondo la fede della Chiesa. La potenza dell’Amore di Dio, lo Spirito Santo, avrebbe operato continuamente, a partire dall’istituzione del Sacramento del Battesimo, i miracoli della vita nuova portata da Gesù con la sua Incarnazione, e donata a tutti coloro che entrano nell’ammirabile opera della Redenzione. Il miracolo della nuova vita realizzato dall’Amore è compiuto e continua a concretizzarsi grazie allo Spirito del Figlio e del Padre nella Chiesa e nel mondo. Al contempo, la presunzione farisaica, inconcludente in ogni tempo, di fare a meno di Gesù Cristo è stata smascherata. L’ipotesi superficiale, più o meno consapevole, di poter vivere felici, anche senza Dio, è quotidianamente smentita dal dilagare dello scoraggiamento, dell’isolamento, del senso di smarrimento e di vuoto che induce all’autodistruzione nella vanità dell’effimero, o nell’impiego di varie forme di violenza di un mondo in rovina. Nella Chiesa, al contrario, attingiamo continuamente la certezza dell’Amore di Dio che salva e ridona vita e sicura speranza nella lotta per essere in grazia di Dio, cioè animati dallo Spirito Santo. In questo senso ci impegniamo ad essere uomini e donne “spirituali”, che vivono con i piedi per terra, impegnati nella quotidianità, ma con il grande, unico, desiderio di essere graditi al Signore nel servizio, ciascuno secondo la propria vocazione, per la formazione della civiltà dei figli di Dio che si lasciano guidare dallo Spirito Santo in tutta docilità e obbedienza, in compagnia di Gesù e di Maria.

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