In quel tempo, Gesù parlò [ai farisei] e disse: «Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita». Gli dissero allora i farisei: «Tu dai testimonianza di te stesso; la tua testimonianza non è vera». Gesù rispose loro: «Anche se io do testimonianza di me stesso, la mia testimonianza è vera, perché so da dove sono venuto e dove vado. Voi invece non sapete da dove vengo o dove vado. Voi giudicate secondo la carne; io non giudico nessuno. E anche se io giudico, il mio giudizio è vero, perché non sono solo, ma io e il Padre che mi ha mandato. E nella vostra Legge sta scritto che la testimonianza di due persone è vera. Sono io che do testimonianza di me stesso, e anche il Padre, che mi ha mandato, dà testimonianza di me». Gli dissero allora: «Dov’è tuo padre?». Rispose Gesù: «Voi non conoscete né me né il Padre mio; se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio». Gesù pronunziò queste parole nel luogo del tesoro, mentre insegnava nel tempio. E nessuno lo arrestò, perché non era ancora venuta la sua ora. (Gv 8,12-20)
Io sono la luce del mondo…è una delle formule di autorivelazione più importanti da parte di Gesù, che forse prende lo spunto dalla luce intensa che si irradiava dai grandi lampadari situati nel cortile delle donne (sulla spianata del Tempio di Gerusalemme vi era anche un secondo successivo cortile riservato agli uomini, un ulteriore spazio per i soli sacerdoti e l’ultimo era riservato al Sommo Sacerdote), che portavano quattro coppe d’oro ciascuno, illuminando tutta la città di Gerusalemme. Ora Gesù è questa luce che dà la vita al mondo.
Il combattimento tra la luce e le tenebre è un’immagine nota nelle antiche religioni. C’è guerra tra fra gli dèi della luce, buoni, e gli dèi delle tenebre, maligni. Il simbolo luce/tenebre è anche nella Bibbia e Gesù lo utilizza. Egli, però, non solo è dalla parte della luce ma si identifica con essa. Per comprendere meglio questa espressione, dobbiamo tener conto della mentalità dell’epoca, che non aveva le nostre attuali conoscenze di fisica. Luce e tenebre vengono antropomorfizzate, come fossero esseri viventi in lotta per ottenere il potere sul mondo. Le tenebre vogliono soffocare la luce. Gesù, che è la luce, conduce nel mondo la lotta per il bene e per la bellezza. Chi è contro di Lui entrerà a far parte dell’esercito delle tenebre, e questo combattimento terminerà con la fine del mondo.
Noi che abbiamo avuto il privilegio di essere chiamati a far parte dell’esercito della luce, saremo insieme a Cristo. I primi discepoli non avevano libri sui dogmi, sulla morale e neanche un piccolo catechismo. Come potevano, allora, orientarsi nella fede? Conoscevano Cristo e immaginavano cosa avrebbe fatto Lui in ogni circostanza, agivano di conseguenza e non sbagliavano.