Martedì 18 aprile 2023
Posted on Aprile 18, 2023 by Opus Mariae
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“Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito”. Gli replicò Nicodèmo: “Come può accadere questo?”. Gli rispose Gesù: “Tu sei maestro d’Israele e non conosci queste cose? In verità, in verità io ti dico: noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo? Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. (Gv 3, 7-15)
Secondo il grande filosofo greco Platone, Dio è “pensiero puro”, quindi il pensiero umano può raggiungere Dio secondo il grado della sua purezza e perfezione. Per i cristiani Dio è molto di più: è Padre, cioè mistero dell’amore infinito. A lui nessuno può salire senza rivelazione. Un pensiero religioso fatto secondo un criterio di sapere o di scienza significherebbe salire ad un cielo che non è un cielo. Non c’è cielo senza l’amore e senza la fiducia nel Padre. La lettera agli Ebrei inizia dicendo: “Molte volte e in diversi modi Dio ha parlato”. Afferma la posizione centrale di Cristo nella storia della salvezza.
I misteri di Dio li possiamo conoscere solo se lui stesso ce li rivela, cosa che ha fatto molte volte e in molti modi. Origene ha tentato di classificare questi “modi”. All’inizio Dio parla all’uomo nella coscienza, nel creato, nella bellezza del cielo e della terra. Poi la voce di Dio risuona nella Sacra Scrittura e infine negli scritti degli autori spirituali. Ma allora la parola di Dio è molteplice? E che relazione c’è fra i vari modi in cui Dio parla? La risposta di Origene è semplice: tutte queste parole sono come raggi di sole dell’unica vera Parola, che è il Figlio, il quale per noi e per la nostra salvezza è disceso dal cielo. Ogni verità e ogni bene esprime parzialmente, ma in maniera veritiera, Cristo; perciò chi segue la voce della verità e della bontà alla fine arriva a Cristo. (cfr. T. Spidlik – Il vangelo di ogni giorno – Vol II – p. 122)