In quel tempo, andarono da Gesù la madre e i suoi fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla.
Gli fecero sapere: «Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti».
Ma egli rispose loro: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica». (Lc 8, 19-21)
“Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli” (Mc 3, 33). Gesù è ormai su un piano più alto della minima legge ebraica. Non vi sono più diritti acquisiti, ma ben di più: “A quanti l’hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio” (Gv 1, 12), Gesù è una grande possibilità aperta universalmente. “Madre e fratelli e sorelle” in questa nuova famiglia non ci si trova già bell’e fatti, ma tutti possono diventarlo. La parentela non è un dato anagrafico, ma una conquista. Più che un punto di partenza, è un punto di arrivo. “Ecco, mia madre e i miei fratelli! Chi fa la volontà di Dio questi mi è fratello e sorella e madre” (Mc 3, 34). Gesù volgendo lo sguardo tutt’intorno ha effettuato una specie di “riconoscimento” ufficiale degli appartenenti alla sua nuova famiglia. Da questa nuova famiglia non sono esclusi, naturalmente, i parenti secondo la carne. Ma devono “entrare” anche loro facendo la volontà di Dio.
Certo, in questa famiglia di Gesù, risulta sempre difficile essere a posto, sistemati e tranquilli. Peggio dei nemici sono coloro che pretendono di annettersi Gesù Cristo per diritto acquisito. La vita del Salvatore si è svolta principalmente fuori da qualunque comodo annidamento. Nasce al di fuori del suo paese, in una grotta. Si lascia trovare dai Magi, che erano forestieri. Andò in esilio in Egitto. La sua croce era posta fuori della città. Chi lo cercava a colpo sicuro, nella tomba presso il Calvario, rimase deluso. Non è presente dove ci attendiamo che sia. Certo, non è presente dove pretendiamo noi di porlo.
Giudicare chi è vicino o lontano dal Regno di Dio, chi è dentro o fuori dalla Chiesa, spesso viene fatto secondo luoghi precostituiti. L’unico modo è accertare dove è Lui, soltanto allora è possibile stabilire chi è dentro e chi è fuori.