In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli». (Mt 16, 13-19)
Chi sono i cristiani cattolici? Coloro che aderiscono al Credo, vivono i comandamenti, nutrono il proprio stato di grazia tramite i sacramenti e si rivolgono a Dio al mattino come faceva Gesù Cristo, dedicando al Padre il tempo migliore. Praticano la lectio divina, sulla Sacra Scrittura da Dio ispirata, ma vissuta e chiarificata sotto la luce sapienziale che viene da Roma. Alla fine anche la Bibbia è un’Opera del Magistero Pontificio, senza cui non vi è verità veramente intellegibile in mezzo ad un generico caos culturale, su cui solo il vicario di Cristo può fare luce. Risuona spesso nelle orecchie la frase degli Atti degli Apostoli: “Ad Antiochia, per la prima volta, i discepoli furono chiamati cristiani” (At 11, 26). Ci si illude che il titolo di cristiani lo abbiano guadagnato allora una volta per sempre. Chiaramente le cose non vanno così. Il titolo di cristiano bisogna sudarlo, guadagnarlo e meritarlo tutti i giorni come fosse il primo giorno e il prossimo deve percepire una differenza di stile. Osservando la nostra disponibilità al prossimo, la nostra costanza lavorativa e famigliare, la passione per Dio e per la vita, dobbiamo permettere un chiaro collegamento con la persona e il messaggio di Cristo. Il cattolico viene sospettato e indovinato attraverso il suo modo di affrontare la vita, nelle risposte che dà e nel rifiuto totale verso ciò che si stacca della retta ragione e dalla carità di Cristo. La presenza di un cattolico si evince per il fascino e per la sorpresa che esprime. Osservandoci fuori dalla chiesa, notando una esuberante fragranza, saranno indotti a chiedersi: Che sia un cattolico? E’ un ottimo punto di domanda. Oltre a ciò, quando rendiamo ragione della nostra vitalità si evinca sempre quella compattezza tutta cattolica, che ogni altra religione ci ammira. Compattezza edificata sulla roccia di Pietro.